Calvin's Case

Calvin's Case
TribunaleExchequer Chamber
Caso77 ER 377, (1608) Co Rep 1a, Trin. 6 Jac. 1
Nome completoCase of the Postnati
Data5 novembre 1607–aprile/giugno 1608
SentenzaAprile-giugno 1608
TrascrizioneSentenza
GiudiciLord Ellesmere (Lord cancelliere)
insieme ad altri 14 giudici, tra cui Sir Thomas Fleming · Sir Edward Coke · Sir Lawrence Tanfield · Sir Thomas Foster · Sir Christopher Yelverton · Sir Thomas Walmsley (Giudici associati)
Opinione del caso
Gli individui nati ultra mare in territori del Regno di Inghilterra o comunque in ogni altro territorio esterno soggetto alla sua giurisdizione latu sensu sono sudditi del Sovrano di Inghilterra al pari di coloro nati nella madrepatria, poiché in questi (e dunque anche nelle colonie) la common law inglese si applica, importata immanentemente dai cittadini che li abitano o reclamano in nome del Re che li controlla, nella misura in cui, come nel caso di specie, “le sue regole siano appropriate alle condizioni di vita che regnano in questi stessi”.
Leggi applicate
Consuetudini feudali insite in common law[1]
De Natis Ultra Mare (1351)

Il Calvin's Case (noto anche come Case of the Postnati) è una sentenza della Exchequer Chamber del Regno di Inghilterra del 1608, considerata una pietra miliare[N 1] nella giurisprudenza inglese e statunitense sulla cittadinanza, in particolare sullo ius soli.

Essa difatti stabilì chiaramente che un bambino nato in Scozia dopo l'Unione delle Corone sotto il re Giacomo VI e I nel 1603, era considerato, ai sensi della common law, come un soggetto inglese e, per questo, avesse diritto ai benefici che lo stesso status garantiva. In seguito, il caso è divenuto famoso, più che per il suo impatto iniziale, soprattutto perché è stato adottato dai tribunali degli Stati Uniti per plasmare le regole sull’ottenimento della Cittadinanza statunitense tramite ius soli ("legge del suolo", o cittadinanza in virtù di nascita all'interno del territorio di uno stato sovrano).[2][3]

  1. ^ cfr. Tractatus de legibus et consuetudinibus regni Angliae (1188 c.).
  2. ^ (EN) Price, Polly J., Natural Law and Birthright Citizenship in Calvin's Case (1608), in Yale Journal of Law and the Humanities, vol. 9, 1997, p. 74.
    «(Trad.) La sentenza di [Edward] Coke sul Calvin's Case è stata una delle più importanti decisioni della common-law inglese adottata dalle corti nella primordiale storia degli Stati Uniti. Le regole sulla cittadinanza derivanti dal Calvin's Case, difatti, divennero le basi della regola di common-law americana di cittadinanza in virtù della nascita [nel territorio dello Stato]…»
  3. ^ (EN) Swain, Carol Miller, Debating Immigration, Cambridge University Press, 2007, p. 41, ISBN 978-0-521-69866-5.
    «(Trad.) Quasi tutte le opinioni dottrinali sulle origini della cittadinanza americana riconoscono la singolare importanza del Calvin's Case nel plasmare i princìpi legali e filosofici su cui la cittadinanza americana è stata fondata.»


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